HST ROAD TRIP – ITINERARIO n.1
ITINERARIO n.1
LA PROVINCIA DI OLBIA-TEMPIO
Olbia-Porto Rotondo-Porto Cervo-La Maddalena-Caprera-Tempio Pausania
Durata: una giornata
Olbia è una città il cui territorio fu frequentato fin dal Neolitico. L’archeologia non ha confermato la fondazione urbana a opera dei Greci, ma ha messo in luce una continuità d’insediamento comune ai centri portuali più importanti della Sardegna. Nella via San Simplicio, poco distante dalla stazione ferroviaria, si erge la chiesa romanica di San Simplicio, costruita in granito agli inizi del secolo XII.
Usciti dalla periferia nord di Olbia si imbocca la provinciale della Costa Smeralda e, dopo circa 20 Km, si arriva a Porto Rotondo, prestigioso insediamento turistico-balneare fornito di un attrezzato porto turistico che si caratterizza per le costruzioni disposte intorno alla piazzetta San Marco.
Da segnalare il teatro all’aperto, con ampia gradinata semicircolare in granito grezzo. Nato da un’idea dell’artista Mario Ceroli, autore della locale chiesa di San Lorenzo, il teatro è stato inaugurato nel 1995. La struttura ospita spettacoli di vario genere e ha una capacità di circa 700 posti.
Dal quadrivio si prosegue in direzione ovest inserendosi nuovamente al Km 24,5 sulla provinciale per la Costa Smeralda voltando in direzione Porto Cervo, il cui centro abitato si raggiunge dopo circa 27 Km. È il maggiore dei centri della Costa Smeralda e il primo nucleo di interventi realizzati sul territorio del consorzio a partire dal 1962.
In posizione panoramica, si erge la chiesa Stella Maris, progettata da Michele Busiri Vici con lo stile mediterraneo tipico della Costa Smeralda.
Percorsi circa 18 Km verso l’interno, si imbocca la SS 125 verso nord e, dopo circa 18 Km, si raggiunge Palau, dove ci si imbarca per La Maddalena, unico centro abitato dell’omonimo arcipelago.
Dalla piazza Garibaldi, chiamata anche piazza rossa per il colore della pavimentazione, attraverso il largo Matteotti si raggiunge la parrocchiale di Santa Maria Maddalena. Al suo interno sono ancora custoditi due candelieri ed un crocifisso d’argento dono dell’ammiraglio Nelson ed un suo autografo.
Lasciando il centro abitato, seguendo il lungomare dalla piazza Umberto I, attraverso il sobborgo Moneta, si varca la diga che collega l’isola a Caprera. Una lenta salita porta ad una pineta biforcandosi: seguendo la strada a sinistra si raggiunge la vasta area che racchiude il Compendio Garibaldino.
Il complesso comprende gli edifici, i cimeli e tutte le proprietà un tempo appartenute a Giuseppe Garibaldi, ceduti allo Stato italiano che ne ha curato il restauro e l’allestimento museografico. Fulcro della visita la casa di Garibaldi. L’allestimento rispecchia la destinazione originaria dei singoli locali che però, nel corso degli anni, è stata ripetutamente mutata: le armi, le bandiere, gli abiti, i mobili, le numerose fotografie e i dipinti, fra i quali il più pregevole è il ritratto di Garibaldi eseguito da Saverio Altamura dal vero nel 1860, testimoniano gli ultimi 26 anni di vita del generale.
Ritornati sulla SP 133 si svolta a sinistra e si prosegue per 23 Km seguendo le indicazioni per Tempio Pausania. Il nucleo principale dell’abitato occupa la cima di un terrazza posta a nordovest del massiccio del Limbara. Degna di nota è la Stazione Ferroviaria, alla cui decorazione contribuì il pittore Giuseppe Biasi. L’artista concepì il suo intervento come un lungo fregio che corre tutt’intorno alla sala della biglietteria, sopra i pannelli lignei che rivestono le pareti. Con un linguaggio di grande efficacia ornamentale sono rappresentati i soggetti prediletti da Biasi: le donne di Osilo, i bevitori e scene di vita quotidiana che ben si adattano alla struttura ferroviaria.
Vestitevi comodi e buona gita!