HST Experience – Il Vino
La cultura del vino dell’isola è in gran parte influenzata dalla tradizione spagnola. Quando nel 1200, Giacomo I d’Aragona, con la sua flotta, conquistò le isole Baleari e ottenne il controllo sul Mediterraneo occidentale, molti catalani si trasferirono in Sardegna, principalmente sulla costa occidentale, portando con sé le loro tradizioni native.
Oltre ai vini di chiara origine spagnola, la Sardegna, soprattutto negli ultimi vent’anni, ha iniziato a produrre vini che meglio si adattano al gusto contemporaneo, cercando di raggiungere un equilibrio tra leggerezza, freschezza e il carattere forte delle tradizioni regionali. Il fiorente mercato turistico estivo e il fascino vagamente esotico di alcuni vini di origine catalana sono le ragioni del notevole successo di alcuni di questi vini.
In Sardegna, ci sono tre principali aree vinicole. Il primo, a nord, comprende le colline galluresi, terra del “Il Vermentino”, dove il clima fresco e il buon grado di umidità, favorito dalla presenza di estese aree boschive, creano le condizioni ideali per la coltivazione delle uve bianche, utilizzate per produrre vini fragranti con un alto livello di acidità.
La seconda, al centro, può essere suddivisa in altre due aree: le colline ventilate e secche intorno al massiccio del Gennargentu, che producono il “Cannonau”, indubbiamente il vino rosso secco più importante dell’isola, e il territorio occidentale, da Bosa, a nord, al Golfo di Oristano, dove l’influenza spagnola è ancora forte e la produzione locale comprende vini come la “Malvasia di Bosa“.
La terza area, a sud, comprende il vasto Campidano, una sorta di lunga pianura compresa tra due catene montuose, e la Valle del Flumendosa. La pianura è ideale per il “Nuragus“, un vitigno di origine sconosciuta (alcuni ritengono che provenga dalla Sardegna, mentre altri lo riferiscono ad antichi vitigni importati dal Medio Oriente) oggi presente esclusivamente in Sardegna, dove è ampiamente diffuso.
Le colline sono coltivate con uve rosse più importanti, anche se le temperature molto elevate e i frequenti venti secchi dall’Africa le rendono adatte anche alla produzione di vini da dessert, come “Nasco” e “Moscato“.
La regione ha molte attività legate al vino e molte cantine offrono l’opportunità di degustare i migliori CDO (Denominazione di Origine Controllata; dei vini DOC e DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita).
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HST Experience – Il Vino
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